NICOLETTA MANETTI ci racconta la bella storia di MAMMA ADA
Mamma Ada è un libro che tocca il cuore, capace di far riflettere
su ciò che ci lega, ci forma e ci spinge ad agire per gli altri.

Mercoledì 3 settembre si è tenuta, nello splendido angolo di Villa Vittoria Cultura, all’interno del Parco del Palazzo dei Congressi di Firenze, la presentazione del libro di Nicoletta Manetti Mamma Ada edito da Angelo Pontecorboli.

L'evento, introdotto dal Giovanni Fittante, coordinato da Cosimo Ceccuti e con i saluti di Giovanni Bettarini, Andrea Mucci e Alessandra Petrucci ha avuto uun grande successo di pubblico.


I vari interventi hanno messo in risalto gli elementi più significativi di questo viaggio nella memoria e negli affetti di Ada Cullino Marcori, una narrazione capace di toccare le corde più autentiche dell’animo, così come è riuscita a evocare in modo perfetto l'autrice del libro Nicoletta Manetti.

Ha concluso l’evento Roberto Marcori, figlio di Ada Cullino Marcori, che ha illustrato tutte le iniziative che si tengono annualmente al MAMMA ADA CENTRE (MAC) costruito nel distretto del Kanyakumari in India per iniziativa della Fondazione da lui creata per celebrare la forza, la generosità e la capacità della madre. Uno sforzo notevole ma che è fonte di ispirazione per un futuro migliore per tanti giovani che in India si trovano ai margini, trasmettendo loro un messaggio di speranza e di solidarietà universale.

Al centro del testo di Nicoletta Manetti emerge la figura di Ada, madre generosa, pilastro di valori e tradizioni che sa tenere unita la famiglia – e idealmente la comunità – attraverso il filo invisibile dell’amore incondizionato. Una madre che ha saputo tenere unite le varie generazioni.

Nicoletta Manetti racconta la storia della protagonista con una delicatezza che valorizza il senso delle radici e la forza dei legami, invitando il lettore a riscoprire il significato profondo di ciò che conta davvero, al di là del tempo che passa.


Il percorso di Ada Cullino Marcori si intreccia con quello dell’impegno sociale, in particolare verso i giovani emarginati. È una donna che lascia un’impronta tangibile grazie alla dedizione e all’attenzione per chi si trova ai margini, e questo si evince con chiarezza dalle pagine del libro.


Nicoletta Manetti scrive con passione e rigore, coniugando emozione e competenza storica. La narrazione si snoda fluida attraverso episodi, riflessioni e testimonianze, dando voce non solo a Ada, ma anche a chi ne ha raccolto l’eredità e la continua a custodire.

È un omaggio alla memoria, alle radici, e alla capacità trasformativa dell’amore materno. La lettura si rivela non solo arricchente, ma necessaria per chiunque voglia interrogarsi sul significato profondo della solidarietà e del senso di comunità.


Il libro si distingue per la capacità di invitare il lettore non solo a ricordare, ma a trasmettere alle nuove generazioni la forza dei propri valori e tradizioni. Ogni pagina è permeata da un senso di autenticità, dove il vissuto personale si fa racconto collettivo, e la memoria diventa ponte verso il futuro.

