IL SEGNALIBRO DELL’ORSO Recensioni di narrativa e poesia, di autori noti e scrittori emergenti

Paolo Orsini • mar 01, 2024

Cammino per casa e mi sento trasparente, anzi faccio la trasparente perché non do fastidio, non mi lamento e nessuno si lamenta con me. Ottimo! (Elena Giordano, A volte accade che)

Di solito ci metto un po’ di tempo per leggere un libro, ma questa storia mi ha preso e ho divorato in poche ore il romanzo di Elena Giordano. Sulle prime pensavo fosse il solito romanzo di esordio che si scrive in gioventù, sotto forma diaristica, sui primi amori, i primi turbamenti, le amicizie, le gioie, i dolori, vale a dire tutto il catalogo di emozioni stereotipate che popolano questo tipo di romanzi. Dopo le prime pagine, mi sono dovuto ricredere, non solo l’ho letto senza nessuna fatica, ma sono arrivato in fondo con piacere e con la convinzione che è una storia importante che ti lascia dentro qualcosa d’importante.

Innanzitutto, anche se è autobiografico, A volte accade che è scritto in terza persona e questo dà alla storia un taglio diverso, molto più attraente per un lettore qualsiasi. La caratterizzazione dei personaggi è realizzata con maestria, così come le ambientazioni: le descrizioni di Roma, della Riviera romagnola, di Parigi riescono a evocare quei luoghi. Approfondite e interessanti le relazioni tra la protagonista Alice e gli altri personaggi, dapprima con Emanuele, poi con Vittoria e Simone e infine con il "bellissimo e insolente" Edoardo, passando per la coppia Simone-Lorenzo, insomma questo A volte accade che non è il banale diario di un'adolescente ma un fine e dettagliato scavare nelle relazioni umane. 

La storia d'amore tra Alice e Edoardo è struggente, soprattutto mi ha commosso il fatto che Edo ha aspettato che Alice fosse a Parigi, lontana da lui per mettere in pratica il suo intento, che non va rivelato per non fare spoiler. Azzeccata, per questo motivo, la scelta di mettere l'intervento di Marina Welby come postfazione e non prefazione. 

Qual è stata la tua ispirazione per l’idea del romanzo?

Le amicizie, i viaggi, i dolori, le perdite, i ricordi e le varie esperienze di vita sono state il mio punto di partenza per la stesura del romanzo.

Quanto c’è di te in questa storia?

Ogni parola e pensiero che c’è in questo romanzo mi rappresenta. Ho scritto questo libro proprio per dar sfogo ai miei pensieri e alle mie emozioni. Anche la scelta di affrontare la tematica della malattia non è stata casuale. Ho provato anch’io da vicino il dolore di una malattia che ti costringe a rimanere a letto. Ho visto questa mattina negli occhi di mia nonna che purtroppo ormai non c’è più e l’ultimo ricordo che ho di lei è proprio quel letto in ospedale nel quale non poteva più muoversi né parlare. Da quando è iniziata la sua lotta contro una malattia degenerativa dei motoneuroni le sono sempre rimasta vicino. Ogni volta senza parlare, perché lei non poteva farlo, ci guardavamo negli occhi come per dire: “Questa non è vita!” Ed io soffrivo a vederla in quella condizione. Probabilmente per questo avevo bisogno di dare sfogo alle mie emozioni attraverso la storia di Alice ed Edoardo. 

Come costruisci i tuoi personaggi e la tua trama?

Secondo me esistono due tipologie di scrittori: c’è chi si prepara gli avvenimenti prima di scrivere i capitoli e c’è chi si abbandona alla tastiera e lascia che siano i personaggi a suggerire la storia. Io faccio parte - per ora - di quest’ultima categoria.

Tra la tua trama e i tuoi personaggi, cosa è essenziale per te?

Per me è importante l’autenticità e la verità che l’autore deve mettere nei suoi discorsi. Perché non riuscirei a scrivere per i miei lettori qualcosa che non condivido.

Con quali personaggi ti relazioni più facilmente?

È come chiedere ad una madre quale figlio preferisce avere sempre al suo fianco. Ho creato io i personaggi del mio libro ed ognuno di loro per me è importante perché custodisce una parte di me che gli ho donato per crearli.

Qual è stata la scena più difficile?

Sicuramente la lettera finale che Edo scrive alla protagonista. In quella lettera mi sono sfogata mettendo su carta il dolore per i ricordi ed il dolore per chi mi ha lasciato troppo presto in questa vita. Scrivere la lettera però è stato per me una valvola di sfogo.

Ci sono personaggi nei tuoi libri che hanno somiglianze con te o persone che conosci?

Sicuramente la protagonista Alice è il personaggio che più mi rappresenta con le sue paure, le sue insicurezze ma soprattutto per il coraggio che scopre di avere alla fine della storia.  

Cosa ti ha spinto a diventare una scrittrice?

Ognuno cerca una propria via di fuga dalla realtà che a volte ci intrappola e ci lascia senza aria. Per me la scrittura è una boccata d’ossigeno pura in un mondo che a volte sembra poco genuino e sincero. Scrivo quando sono triste per sciogliere il nodo della mia infelicità.

Progettista o improvvisatore?

Esistono due tipi di scrittori: chi pontifica avvenimenti, capitoli, caratteristiche e chi si siede e si abbandona alla tastiera per scoprire cosa diranno gli suggeriranno i suoi personaggi nella sua mente. Io faccio parte della seconda categoria. 

Cosa hai provato nel vedere il tuo libro pubblicato? Un sogno diventato realtà?

È stato come svegliarsi da un sogno ma vedere il tuo sogno continuare anche nella realtà. Sono ancora tanto felice per questa prima pubblicazione. Resto con la speranza che possano esserci altre pubblicazioni in futuro.

I social media hanno un ruolo per te come autore?

Penso che i social siano un ottimo strumento per sponsorizzare le opere.

Qual è la tua esperienza con la pubblicazione del tuo libro?

Ho un buon rapporto con la mia Casa Editrice. Si è instaurato un bellissimo rapporto di lavoro tra me e Marco Marchese che non è solo l’editore delle Officine Editoriali da Cleto ma è anche un ottimo mentore!

Cosa stai cercando di ottenere con il tuo libro?

Vorrei far conoscere i miei racconti e le mie storie a più persone possibili. Vorrei creare una community di lettori da poter aiutare - o a cui far compagnia - con le mie parole.

Sviluppi i tuoi personaggi mentre scrivi o li conosci già prima di iniziare a scrivere?

Tutti i miei personaggi si sono presentati a me quando ho iniziato a scrivere i primi capitoli. Mentre scrivevo loro facevano il loro ingresso nella mia mente.

Cosa ti aiuta a concentrarti mentre scrivi?

Sicuramente la musica di sottofondo. Solitamente mi piace ascoltare una sinfonia di Mozart o di Beethoven oppure qualche canzone in lingua straniera. Quando scrivo evito le canzoni italiane per non distrarmi dalle parole che ho nella mente prima di scrivere.

Com’è il tuo spazio di scrittura?

Non ho una postazione fissa in cui scrivo. Mi piace cambiare. Il mio posto preferito per scrivere è però la casa di nonna, in particolare il suo giardino. La natura, i colori e il sole mi aiutano ad alimentare la mia creatività.

Qual è il tuo modo preferito di prenderti una pausa dopo aver scritto?

Senza alcun dubbio una bella pausa caffè con un libro da leggere per alimentare le mie idee e prendere ispirazione dai grandi autori classici!

Chi sei quando non scrivi?

Ho 21 anni e sono una studentessa universitaria presso la facoltà di Giurisprudenza a Bologna.

Preferisci scrivere ciò che senti che i lettori vogliono o ciò che trovi stimolante?

Scrivo per sciogliere il nodo della mia infelicità o per sfogare i miei pensieri. Quindi se scrivo, innanzitutto lo devo fare per me stessa.

Come determini i nomi dei tuoi personaggi?

Ho scelto i nomi con molta cura, come un genitore che pensa al nome per suo figlio. Alcune volte mi sono ispirata ai nomi delle persone che ho conosciuto, altre volte amo chiamare i miei personaggi come quelli degli altri libri che ho letto.

Quali libri stai leggendo ora?

Narciso e Boccardoro di Hermann Hesse

Consiglio vivamente di leggere A volte accade che di Elena Giordano anche per lo stile di scrittura: semplice, chiaro, diretto, con perfetto equilibrio tra dialoghi e parti descrittive. L’autrice è riuscita a scrivere di cose molto drammatiche senza usare termini strappalacrime, lasciando parlare i gesti e le azioni dei suoi personaggi, colpendo il cuore del lettore molto più in profondità e lasciandogli in dono qualcosa anche dopo che si è terminata la lettura.

copertina libro Daniele Locchi la musica è finita chitarra Marrakech deserto dune
Autore: Paolo Orsini 26 apr, 2024
LA MUSICA È FINITA il nuovo romanzo di Daniele Locchi
angeli cacciati dal Paradiso a seguito della loro ribellione contro Dio viaggio attraverso allegorie
Autore: Paolo Orsini 02 apr, 2024
Una grande mostra dedicata a Anselm Kiefer, uno dei più importanti artisti tedeschi. L’esposizione permette di entrare in contatto diretto con il grande maestro tedesco attraverso un percorso tra lavori storici e nuove produzioni, tra cui una nuova grande opera creata in dialogo con il cortile rinascimentale.
Copertina libro Eleonora Falchi silloge poetica Gli occhiali e lo Specchio editore Ensemble prefazio
Autore: Paolo Orsini 27 mar, 2024
GLI OCCHIALI E LO SPECCHIO terza silloge poetica di Eleonora Falchi
Segnalibro dell’orso recensioni di scrittori noti o emergenti VOLEVO IL PULITZER di Jacopo Chiostri
Autore: Paolo Orsini 25 mar, 2024
VOLEVO IL PULITZER di Jacopo Chiostri, un giallo con intrighi internazionali, omicidi e molto altro.
Alphonse Mucha e l’Art Nouveau in mostra al Museo degli Innocenti di Firenze
Autore: Paolo Orsini 14 mar, 2024
L’arte è l’espressione delle emozioni più profonde… è un bisogno spirituale” (Alphonse Mucha). Il Museo degli Innocenti accoglie la prima mostra a Firenze dedicata al più importante artista ceco, padre dell’Art Nouveau e creatore di immagini iconiche. Oltre 170 opere, manifesti, libri, disegni, olii, acquarelli, fotografie, gioielli e decorazioni, porteranno il visitatore nell’eclettismo di Alphonse Mucha, il più famoso e conteso artista tra fine Ottocento e inizio Novecento.
Autoritratto di Mapplethorpe Lucifero Dionisio von Gloeden Nazareno profeta.
Autore: Paolo Orsini 24 feb, 2024
La mostra mette in luce il legame di Robert Mapplethorpe con la classicità, il suo approccio scultoreo all’immagine fotografica.
IL SEGNALIBRO DELL’ORSO rubrica dello scrittore Paolo Orsini recensioni narrativa poesia autori noti
Autore: Paolo Orsini 16 feb, 2024
Caterina Perrone nel suo libro MARIE LAETITIA BONAPARTE WYSE RATTAZZI racconta come fu accolta a Firenze la nipote dell'Imperatore.
ARAZZO CAVALCATA FANTASTICA MAESTRO DEL FUTURISMO FORTUNATO DEPERO MOSTRA A FIRENZE
Autore: Paolo Orsini 08 feb, 2024
L’esposizione prende avvio dalla presenza nelle collezioni dei Musei Civici Fiorentini del capolavoro futurista Nitrito in velocità (1932), normalmente esposto al Museo del Novecento. Il dipinto fu donato dall’ingegnere navale Alberto Della Ragione al Comune di Firenze all’indomani della terribile alluvione del 1966, insieme ad altre 240 opere della sua celebre collezione. L’opera, rivelatrice di un’apertura di Della Ragione alle sperimentazioni delle avanguardie, si offre come pretesto per presentare al pubblico fiorentino la produzione e l’innovazione del maestro trentino all’interno del palazzo dove i Medici ospitarono nel XV secolo gli innovatori del proprio tempo.
Players Giocatori uomo e donna protagonisti romanzo autore italoamericano Don Delillo
Autore: Paolo Orsini 04 feb, 2024
Romanzo del 1977 nel quale per la prima volta Don DeLillo affronta il tema del terrorismo. “Tutti i miei romanzi hanno un elemento di confusione e di violenza, un senso del pericolo moderno,” spiega in un’intervista a Fernanda Pivano del 1988 in occasione dell’uscita di Libra, il best seller che racconta l’assassinio di John Fitzgerald Kennedy, “parlano di protagonisti che vivono ai margini di un momento pericoloso, in un mondo di ambiguità, guidato da una segreta manipolazione della storia
opera Anis Kapoor acciaio riflettente e specchio mostra antologica di Palazzo Strozzi a Firenze
Autore: Paolo Orsini 18 gen, 2024
La mostra antologica Untrue Unreal dell’artista indiano Anish Kapoor, allestita nelle sale di Palazzo Strozzi a Firenze, curata da Arturo Galansino, a meno di un mese dalla sua conclusione, ha superato i 100.000 visitatori e sta coinvolgendo sempre più persone a entrare in contatto con l’arte del maestro che ha rivoluzionato l’idea di scultura nell’arte contemporanea.
Altri post
Share by: