Ultimi giorni della mostra Fotografe! a Firenze

Paolo Orsini • 14 settembre 2022

La mostra FOTOGRAFE! dal 18 giugno al 2 ottobre 2022, un percorso da Villa Bardini a Forte di Belvedere, con molte opere di importanti e famose fotografe di ieri, provenienti dall’Archivio Alinari, a confronto con alcune rappresentanti della più giovane generazione, nata dopo il 1980, che va affermandosi in questi anni sia sul piano nazionale che su quello internazionale.

Opere originali provenienti dagli Archivi Alinari, di Julia Margaret Cameron, Dorothea Lange, Margaret Bourke-White, Lucia Moholy, Maria Mulas, Ketty La Rocca, Lisetta Carmi, Diane Arbus, Bettina Rheims, per citarne solo alcune, che si confrontano con le produzioni di dieci giovani autrici italiane, Eleonora Agostini, Arianna Arcara, Federica Belli, Marina Caneve, Francesca Catastini, Myriam Meloni, Giulia Parlato, Roselena Ramistella, Sofia Uslenghi, Alba Zari.

Grazie a Calliope Arts, ente no profit con sede a Firenze e Londra, nato per valorizzare e salvaguardare il patrimonio culturale delle donne attraverso il suo progetto 'Restoration Conversations', la mostra si arricchisce di due sezioni dedicate a fondi degli Archivi Alinari: quello delle sorelle Wanda Wulz (Trieste 1903-1984) e Marion Wulz (Trieste 1905-1990) e quello di Edith Arnaldi (Vienna 1884-Roma 1978), nota soprattutto come scrittrice ed artista di area futurista con lo pseudonimo di Rosa Rosà.

Il progetto della mostra ha creato un percorso espositivo che, partendo dagli Archivi Alinari, propone una storia della fotografia delle origini fino ai nostri giorni, accostando i primi procedimenti fotografici alle sperimentazioni contemporanee. Il percorso espositivo non segue pertanto un andamento cronologico, ma va avanti per mezzo di analogie e differenze, concentrandosi su alcuni generi, primo tra tutti il ritratto fotografico. Si possono ammirare, nelle varie sale, immagini di fotografe nate in epoche, luoghi e contesti sociali diversi, con l’intento, piuttosto che di mettere in risalto uno specifico “sguardo femminile”, di individuare alcune personalità – spesso sottostimate, in quanto donne – che sono state determinanti per lo sviluppo della ricerca fotografica, sin dai suoi albori. La presenza delle autrici contemporanee costituisce un paragone e una riflessione sulle pratiche artistico-fotografiche odierne, per ritrovare quel filo conduttore che unisce antico e moderno.

Le autrici contemporanee è come se innescassero un colloquio ideale con le colleghe storiche e con i materiali degli archivi storici, sia per esaltarne l’aura dell’antico e della tradizione, che per proporre nuove chiavi di lettura di immagini provenienti da un passato a volte molto lontano. Da questi archivi sono tratte opere inedite, alcune stampate direttamente dai negativi originali, che ci permette di avere una prima ricognizione su materiali di questi nuclei archivistici finora poco esplorati, di straordinario interesse per la storia della fotografia. Da una parte il Fondo Wulz (noto per la fama internazionale delle opere futuriste di Wanda, soprattutto per la realizzazione della famosa, a livello mondiale, sovraimpressione “Io+gatto”), di cui verranno esposti a Villa Bardini anche dei negativi, che riserveranno al pubblico e agli studiosi importanti sorprese, in particolare sul sodalizio lavorativo e artistico con la sorella Marion. Dall’altra, al Forte Belvedere, un archivio completamente da esplorare, sostanzialmente un inedito, che permetterà, anche grazie alla ricerca della storica dell’arte Lisa Hanstein, di riportare alla luce la produzione fotografica di un’artista poliedrica come Edith Arnaldi, caratterizzata da ritratti e fotografie di viaggio realizzate in Italia, Europa e Africa, e dai ritratti eseguiti nel suo studio romano, funzionali all’indagine sulla produzione pittorica futurista dell’autrice.

primo piano pietro brogi e altri tavolo conferenza lettrice quadri sul cavalletto
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Con musicalità poetica e con emotiva seduzione Pietro Brogi canta la fragilità dell’esistenza umana per un riscatto naturale e sociale.
macchinario per la confezione del tabacco all’interno della manifattura tabacchi di firenze
Autore: Paolo Orsini 15 maggio 2025
La Manifattura Tabacchi di Firenze fu inaugurata nel 1940 e accoglieva ogni più di 1400 operai, per la maggior parte donne, le celebri “sigaraie” che sono state in prima linea nel movimento di liberazione antifascista e protagoniste di numerose manifestazioni sindacali, come il grande sciopero avvenuto il 3 marzo 1944.
argilla vari colori volti stilizzati profilo naso
Autore: Paolo Orsini 14 maggio 2025
Le artiste sono tutte diverse per provenienza, cultura, formazione e modalità espressiva, ma sono accomunate dal desiderio di toccare le corde più intime dello spettatore.
tessuto colore rosso trama fiori blu pittura
Autore: Paolo Orsini 12 maggio 2025
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ritratto di Cinzia Birindelli copertina libro templare armatura elmo castello
Autore: Paolo Orsini 7 maggio 2025
Un diario ambientato nel XIII secolo che narra le gesta di quattro Templari incaricati di recuperare una preziosa reliquia di San Giorgio.
disegno a colori di una donna primitiva con lunghi capelli grigi
Autore: Paolo Orsini 5 maggio 2025
Tra video, installazioni, sculture e opere a parete, il percorso dell'esposizione è articolato come una ricognizione di venti anni di storia del premio e sul lavoro di artiste che si sono poi affermate nel più ampio panorama artistico internazionale.
quadro in tessuto calicò opera pittrice britannica Tracey Emin
Autore: Paolo Orsini 3 maggio 2025
Con oltre sessanta opere, la mostra offre uno sguardo intimo sull’universo profondamente autobiografico dell’artista.
statua in bronzo uomo di colore con giacca e donna di colore in bronzo dorato con cellulare
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disegno di bambini orologio castello acqua alberi muro vento
Autore: Paolo Orsini 24 aprile 2025
Un viaggio avventuroso del Girovago con il Figlio del Fabbro, tra affascinanti allegorie e atmosfere fiabesche.
occhio giallo drago squame uomo silhouette nera
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Una nuova recensione del Segnalibro dell’Orso: “La persistenza del drago” un thriller filosofico di Mario Pini edito da I libri di Mompracem
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